
I sogni non sempre si realizzano. Ma non perché siano troppo grandi o impossibili. Ma solo perché noi smettiamo di crederci. Martin Luther King
Ed io non ho mai smesso di crederci
Eravamo partiti col piede sbagliato, avevamo supposto tante cose che non erano vere, avevamo sottovalutato alcune dinamiche umane
Poi è arrivato il Decreto Sicurezza, Abdullhaj e Chima sono scappati oltre frontiera, a cercare una possibilità altrove, Karla è tornata a Berlino e il progetto umano ha subito una battuta d’arresto
Ma il Giardino delle Bio-Diversità ha continuato a crescere, abbiamo piantato nuovi alberi, abbiamo continuato a produrre cibo per la piccola comunità locale che ci circonda, rinsaldando i rapporti
Abbiamo continuato ad ospitare tanti giovani europei “scollocati”, gente che non ne poteva più di città, tram, metropolitana, seduti tutto il giorno, prima al pc, poi al pub la sera, rapporti relativi…
Sono passati da qua per vedere che succede in una piccola comunità agricola resiliente che produce il proprio cibo e sempre nuove idee rivolte in primo luogo al territorio circostante, ma via via a cerchi concentrici che si allargano all’infinito ad abbracciare il mondo
Molti sono ripartiti, dopo aver condiviso con noi un periodo di vita, una raccolta di arance, di olive o di ortaggi, per continuare il proprio percorso di vita e/o per cercare di costruire comunità analoghe nei loro paesi
Altri si sono fermati, per cercare di farlo qua, cominciando ad entrare, molti per la prima volta, nei rapporti tra il proprio corpo, il cibo, la fatica, il sudore, il sole, la pioggia, la salute fisica e psichica, il rispetto degli spazi altrui e di quelli comuni, la cura per il territorio circostante
Per uscire gradualmente dall’IO al centro e passare al NOI
Quella che vi raccontiamo è una ripartenza
Questa è la nostra prima opera comune, a parte gli orti, la cura degli alberi, la piantagione di avogados e banani e……
Altri stanno per arrivare
di Roberto Li Calzi