
Non sono moltissimi gli ingredienti di cui abbiamo bisogno. Basta avere una buona dose di
curiosità e di coraggio, poi aggiungere qualche pizzico di creatività e follia.
Ovviamente non ho trovato la ricetta giusta al primo colpo, e probabilmente ho ancora
moltissimo da scoprire, ma per il momento posso affermare di essere soddisfatta e vorrei
condividere la mia esperienza. L’importante, comunque, in ogni ricetta è come si mescolano
gli ingredienti e la loro qualità. Poi decidere le modalità di cottura.
Vivevo e studiavo a Milano, ovvero nel caos, nella fretta e soprattutto nell’inquinamento.
Iniziavano a sorgere domande nella mia testa tipo “da dove arriva tutto quello che trovo al
supermercato?” “chi lo produce?” e “perché mi sento così sola in mezzo a centinaia e
centinaia di persone?”. Fino a quando una cara professoressa, che ancora ringrazio
infinitamente per gli stimoli che mi ha dato, mi ha parlato di permacultura. Così il più in
fretta possibile mi sono laureata e subito sono partita alla scoperta di nuovi sistemi e nuove
vite.
Ho vissuto per sei mesi in un villaggio molto povero della Croazia, volontaria in un piccolo
centro di educazione alla sostenibilità. Quella è stata l’esperienza che più ha cambiato le mie
prospettive. E mentre i miei amici e parenti mi consideravano come un esempio di vita
“estremo”, io imparavo la lentezza, il piacere di fare le cose da sé e la vita in comunità.
Al termine del mio soggiorno non potevo di certo tornare a casa alla mia vita “precedente”.
Tutto era troppo cambiato.
Avevo già conosciuto Roberto e Cathie, e tenevo d’occhio LeGallineFelici da tempo. Così,
una volta tornata in Italia ho deciso di raggiungerli senza avere la più minima idea di quello
che sarebbe successo. Grazie a loro ho cominciato a conoscere la Sicilia da dentro, dalle
persone luminose alla natura irriverente (certo c’è anche la munnizza, ma è proprio da qui
che la gente vuole cominciare a fare una piccola rivoluzione).
Poi il mondo si blocca e mi ritrovo a vivere qui a casa di Roberto, che in realtà assomiglia
molto a una giungla tropicale. Ogni giorno imparo qualcosa sull’agricoltura, sulla
sostenibilità, sulla vita in condivisione. Ogni giorno osservo come cambiano le piante e
l’ambiente, e posso andare in giardino e “fare la spesa”. Sopratutto sto imparando che uno
stile di vita diverso è possibile. E le idee, i progetti e gli stimoli non finiscono mai!
Con noi c’è anche Giacomo, cugino lontano di Roberto fuggito dall’università, e Malik che
per amore e follia ha deciso di seguirmi in questa avventura. Ognuno di noi è indispensabile
alla vita che circola in questa casa. Ognuno di noi è un personaggio unico e insostituibile.
Insieme stiamo creando, sperimentando e producendo. Insieme stiamo facendo qualcosa di
diverso, per me di speciale.
Assolutamente da non dimenticare, con noi ci sono anche otto cani che movimentano le
nostre giornate (e animano le nostre notti), venticinque galline senza le quali non potrei
cucinare torte buonissime e senza le quali non potrei farmi tante risate vedendole sugli
alberi e sopra il tetto del pollaio, due gatti che dovrebbero cacciare topi (?) e sei gattini di un
mese che inizia a scoprire la vita.
Non so se questa è la ricetta giusta per la felicità, non so neanche dire cosa sia
effettivamente la felicità. Però per me funziona, sono esattamente dove e con chi vorrei
essere e la mia vita è condita di allegria, amicizie, creatività e amore. Poi ognuno ha la
propria ricetta e le proprie tecniche. L’importante però, credo sia mettere tutto in pentola (o
in forno) e dare concretezza ai propri sogni.